Cosa mi piace dell'essere mamma, cosa ho imparato, cosa sto scoprendo, cosa voglio condividere. Su bambini, casa, cucina e craft


lunedì 1 settembre 2014

Una lista di... 14 CONSIGLI UTILI PER VISITARE PARIGI

... In tre giorni, con un bambino di 18 mesi e il pancione, senza sapere una parola di francese....

Certo ci vuole una certa dose di pazzia, ma credetemi: più per i tre giorni, che per il bambino piccolo! Con un po' di organizzazione, ma anche tanta flessibilità può rivelarsi un'esperienza piacevole e divertente.

1- Pianificate in anticipo cosa volete vedere

Soprattutto con poco tempo è necessario avere già le idee chiare su cosa si vorrà vedere e cosa sarà necessario saltare. Per fare questo vi potrà aiutare comperare una guida di Parigi, ma soprattutto consultare i siti internet e parlare con amici che si sono già stati, meglio ancora se con dei bambini come voi. Informatevi bene in particolare sugli orari di apertura, sulle modalità di accesso e sui tempi di durata delle visite.

2- Rinunciate alle audioguide

Io ho sempre adorato le audioguide, perchè non mi piace visitare musei e momumenti senza conoscere la storia di ciò che sto osservando. Ma ho scoperto che tenere le cuffie nelle orecchie con un bambino in fascia sulla schiena è pressochè impossibile... Vi conviene quindi optare per una guida cartacea, che potete acquistare in internet o in loco, oppure, se volete risparmiare, è ancora più semplice scaricare da internet e stampare le descrizioni che andrete a vedere. Una volta terminata la lettura, i fogli stampati diventeranno preziosi strumenti di intrattenimento per i piccoli turisti.


3- Pianificate gli spostamenti

La metropolitana è sicuramente il mezzo di trasporto più veloce e semplice per spostarsi a Parigi. Ma è anche talmente articolata che il rischio di perdersi è elevato e sicuramente con un bambino piccolo non si può sostare ore davanti al tabellone cercando di districarsi tra nomi francesi e men che meno in coda alle informazioni (che pure sono presenti in quasi ogni stazione!). Vi conviene scaricare da internet una mappa della metro per tempo e segnarvi già le uscite più vicino a ciò che intendete visitare e gli eventuali cambi da fare. In internet, agli uffici del turismo, ma anche alle biglietterie automatiche è possibile acquistare dei carnet da 10 viaggi o degli abbonamenti giornalieri molto comodi da utilizzare. Con un abbonamento fascia 3 è possibile vedere la maggior parte delle attrazioni, ma non Versailless o Disneyland e nemmeno raggiungere gli aereoporti per i quali ci vogliono altre tariffe o si possono scegliere autobus navette, forse più costose, ma molto comode perchè partono tutte centrali e permettono di vedere Parigi durante lo spostamento.

4- Preferite la fascia al passeggino

Soprattutto se avete intenzione di spostarvi in metropolitana, le fermate dotate di ascensori o scale mobili sono davvero poche. Inoltre anche il Louvre è pieno di scale: vero che ci sono anche gli ascensori, ma vi costringerebbero a fare sempre un percorso alternativo e non seguire il senso della visita. In alcuni musei (per esempio il museo d'Orsay) è possibile richiedere un passeggino in prestito per la visita. Ovviamente la cosa migliore sarebbe alternarsi nel portare.

5- Programmate lunghe soste ai parchi

Dopo una visita impegnativa, in cui avete portato il bambino in spalle il bambino tanto tempo (o comunque lo avete tenuto sul passeggino a lungo) pianificate una sosta in uno dei meravigliosi parchi di Parigi. Ce ne sono tantissimi e quasi tutti sono attrezzati con un'area giochi, delimitata e ben attrezzata con giochi per bambini e panchine all'ombra per i genitori. Voi vi riposerete e il piccolo si potrà sfogare. Noi ci siamo fermati a Champ de Mars dopo la Torre Eiffel e Le Tuileris dopo il Louvre e sono stati dei veri toccasana! Inoltre sono dotati di toilettes e di fontane di ascqua potabile. A Elia in particolare è piaciuto tantissimo rincorrere i piccioni!

6- Dotatevi di rendinelle

Soprattutto se siete mamme apprensive, vi aiuteranno a gestire meglio il piccolo in luogho affollati come gli aereoporti o i centri commerciali e a tenerlo a bada nel caso volesse scendere durante le visite ai musei. Inizialmente aborrivo questa idea, mi sembrava di avere il bambino al guinzaglio come un cane, ma tutti me la indicavano come una soluzione comoda, soprattutto con un bambino vivace come il mio. Ho trovato in internet un modello molto carino, fatto a zainetto e con delle simpatiche alette da Batman e dopo aver visto che ad Elia piaceva molto sono andata tranquilla. In realtà durante il viaggio l'ho apprezzato tantissimo, soprattutto quando una signora estranea ha tentato di prenderlo in braccio per strada, ma non c'è riuscita perchè era attaccato a me!

7- Preferite i pic nic ai ristoranti

Personalmente ho visto pochi ristoranti adatti ai bambini (sono tutti molto piccoli e molto pieni)  e dalla nostra breve esperienza, nell'unico ristorante in cui siamo stati, Elia non è stato molto ben visto. È decisamente più comodo e probabilmente più economico mangiare una bella baguette seduti sull'erba o su una panchina in un parco. La cosa più economica è acquistare qualcosa nelle panetterie appena fuori dal centro, piuttosto che nei chioschetti ai pieni dei momumenti o nei bar. Nelle panetterie hanno baguette ripiene con ogni ben di Dio e dolcetti sfiziosissimi.
A Versailles poi ci sono dei saloni dove si può mangiare le proprie cose comodamente seduti e usare il microonde.

8- Procaratevi un toatseat

Il toat seat è uno speciale coprisedile di tessuto che potete applicare su qualunque tipo di sedia ed una volta richiuso occupa pochissimo spazio, circa quello di un portafogli. In generale quando si viaggia molto è davvero comodo, perchè non pesa nulla, occupa poco spazio e vi permette di assicurare il bambino a qualunque tipo di sedia, tonda, rettangolare, con lo schienale alto o basso. Nessuno dei locali dove siamo entrati a Parigi aveva un seggiolone da bambini (tranne Mc'Donalds). Inoltre potete usarlo anche sui sedili dei pullman, dei battelli o dei treni.
Ha un sacchetto in cui può essere riposto e lo si può lavare in lavatrice. Una manna per quando i bambini già stanno seduti, ma non ancora perfettamente, e non sapete se troverete un seggiolone.

9- Scegliete la Paris Museum Pass

O qualunque altro tipo di biglietto con accesso prioritario. Oppure acquistate i biglietti in anticipo. Potete acquistare online i biglietti per praticamente tutto, oppure le Paris Museum Pass sono in vendita nelle biglietterie dei monumenti o in alcuni baldacchini di fronte. È sicuramente una gran comodità, che vi permetterà di evitare le code alle biglietterie, ma soprattutto le code agli accessi, perchè nella maggior parte dei musei e monumenti la Paris Museum Pass ha un accesso riservato. Oltre ad essere un sacco di tempo risparmiato, è tanta noia in meno per il piccolo in questione (e mal di schiena per il papà che lo porta in groppa...)

10- Non portate troppi giochi

Noi abbiamo portato solo il libretto preferito di Elia. I giochi occupano spazio e pesano, ma soprattutto correte continuamente il rischio di perderli o dimenticarli in giro. A quell'età per fortuna i bambini si appassionano a tutti gli oggetti nuovi e inusuali, soprattutto se prima li vedono maneggiare a voi. Non buttate quindi i vari depliant e mappe che vi daranno all'ingresso dei musei, ne i braccialetti per i tour guidati, piuttosto di qualunque altro piccolo gadget riusciate a reperire gratuitamente: diventeranno preziosi alleati per intrattenere i piccoli in coda o durante gli spostamenti. A questo scopo sono preziosissimi anche i foulard, con cui potete creare mille giochi, e i braccialetti della mamma. Ma soprattutto coinvolgeteli in quello che state facendo, che sia tirare la valigia, consultare una cartina o guardare un quadro.

11- Lasciate che i vicini di viaggio siano coinvolti nell'intrattenerlo

Non c'è stata una volta che abbiam preso la metropolitana e dopo qualche minuto uno o più passeggieri non abbiano iniziato a fare smorfie, saluti o qualsiasi altro tipo di pantomima in direzione di Elia. C'è da dire che Elia è un bimbo molto cordiale, che saliva sempre in metropolitana salutando e faceva ciao ciao a tutti prima di scendere, senza contare le volte in cui mandava baci a destra e manca. Comunque ringraziamo tutti i parigini e i turisti che si sono lasciati coinvolgere nel suo intrattenimento, permettendo a mamma e papà di godersi 5 o 10 minuti di riposo dal loro compito di animatori. Anche in aereo qualche signora nei sedili dietro o di fianco si è data da fare ed in effetti è stato di molto aiuto.

12- Scegliete un albergo comodo al centro o ai trasporti

Parigi è enorme. Punto. Anche se vi dicono che siete in un quartiere centrale avrete poi mezz'ora di metro per raggiungere il museo che volete vedere. Scegliete con cura la posizione dell'albergo: anche se è una comodità che si paga, vi farà risparmiare tempo e fatica.

13- Dotatevi di un portadocumenti antiscippo

Con una bambino piccolo da inseguire, perdere d'occhio borse e valigie è un attimo. Non vorrete fare tutto il viaggio con il terrore che vi rubino soldi e documenti e non possiate più tornare a casa. A parte che una volta arrivati in albergo è bene lasciare i documenti lì (servono solo ai minorenni per entrare gratis nei musei), con un porta documenti da infilare sotto la maglia starete molto più tranquilli. Ce ne sono di tanti tipi e diversi costi, noi ne avevamo uno piuttosto base, ma ne esistono anche di praticamente invisibili. Di sicuro sono un modo comodo per avere le cose più preziose sottomano e poter tranquillamente lasciare la borsa col pranzo sulla panchina mentre inseguite vostro figlio che insegue un piccione per tutta la piazza davanti a Notre Dame.

14-  Consultate altri blog

Piuttosto dei siti turistici, preferite i blog: solitamente sono più critici e danno informazioni più interessanti. Personalmente ho trovato molto utili per pianificare il mio viaggio a Parigi questi:
  • http://www.bambiniconlavaligia.it/
  • http://www.50sfumaturedimamma.com/
  • http://www.italianipocket.com/
In particolare ho seguito alla lettera la guida su come visitare il Louvre in un'ora e mezza. Noi ce ne abbiamo messe due, ma direi che con un bambino che a metà percorso scalpitava per scendere e ha seminato cracker per tutto il museo siamo stati anche troppo bravi.




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